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Eccomi di nuovo, dopo una lunga assenza. Ritorno con una notizia che mi ha regalato una grande gioia e soddisfazione: sono tra i vincitori del Premio Elison – Edizione 2016 della sezione “racconti”. Non lo dico per farne un vanto, ma perché so che chi condivide la mia passione per la scrittura capirà quanto una pubblicazione possa essere fonte di orgoglio. Lo dico anche per ripetere un messaggio, il più importante: NON ARRENDETEVI. I sogni sono fatti per essere realizzati ma dovete essere voi i primi a crederci!

Vi lascio con la sinossi e un estratto del mio racconto, “Maite”. Qui potete trovare il resto! Buona lettura e buona scrittura!

Maite è una giovane domestica che presta servizio presso doña Isabela. Un giorno questultima le chiede di accompagnarla in Italia poiché invitata al matrimonio della facoltosa famiglia dei Valperga. Proprio nel loro castello Maite incontrerà Ludovico, presentatesi come membro della nobile famiglia, e per non sfigurare si troverà costretta a fingere un’altra identità…

“Era il primo viaggio fuori dalla Spagna per Maite, una ragazza nel pieno della gioventù, coi suoi diciassette anni appena compiuti, che smaniava per conoscere il mondo. Per questo quando doña Isabela le aveva detto di farle da accompagnatrice aveva accettato entusiasta. Non che davvero potesse scegliere: tra tutte le domestiche che lavoravano a casa sua, solo Maite sapeva come trattare doña Isabela e soddisfare i suoi capricci. Inoltre era risaputo che aveva una predilezione per lei.
– Vado in Italia e tu verrai con me – le aveva detto un giorno senza troppi preamboli.
– Sarebbe un onore. Posso chiederle la ragione di questo viaggio? -.
– Sono stata invitata al matrimonio dell’anno!- aveva risposto lei con gli occhi che brillavano, -sarà una cerimonia magnifica e gli invitati arriveranno da tutta Europa -.
Maite avrebbe voluto insistere ma un attimo dopo Isabela aveva già cambiato umore, come spesso le accadeva, e quindi aveva dovuto rinunciare a fare altre domande.
Tuttavia, nella settimana di preparativi che era seguita, era riuscita a carpire qualche informazione: il matrimonio si sarebbe svolto nel castello di Masino e lo sposo apparteneva alla facoltosa famiglia dei Valperga, proprietaria della tenuta da centinaia di anni.
Maite era una ragazza di natura curiosa, come dimostravano i suoi occhi sempre vigili e le sue continue domande, ma, consapevole degli improvvisi malumori di Isabela, aveva trascorso tutto il viaggio fino in Italia reprimendo la curiosità per ciò che vedeva.
Giunsero a destinazione mentre il sole stava cedendo il posto alla luna. Maite si sporse dalla carrozza e vide il castello torreggiare su una collina, circondato da un immenso parco. Chiuse gli occhi beandosi di quell’arietta che diveniva sempre più fresca man mano che salivano e si inoltravano nel verde”.